auto grigia con sportello aperto
Consigli

Come pagare un’auto usata in totale sicurezza

Scopri il metodo migliore per tutelare venditore e acquirente

Hai deciso di comprare un’auto, la vuoi prendere usata per spendere meno e hai cercato il modello che ti interessa in concessionaria e online su Subito. Ora che l’hai trovata, hai contrattato il prezzo e ti sei messo d’accordo con il venditore è arrivato il momento più delicato: il pagamento dell’auto usata.

È un passaggio molto delicato, perché la cifra in gioco di sicuro sarà consistente e la truffa è purtroppo sempre una possibilità. Ecco tutte le opzioni che hai a disposizione per pagare l’auto usata al venditore, con i rispettivi pro, contro, vantaggi e rischi.

Quali sono i metodi di pagamento?

Per pagare la tua auto usata, comprata da un privato o da un concessionario, hai diverse opzioni con gradi diversi di sicurezza e comodità. L’opzione in assoluto meno consigliabile è pagare in contanti. Il pagamento in contanti, infatti, non è tracciabile e, di conseguenza, non hai modo di dimostrare che hai pagato l’auto in contanti se non tramite un testimone presente durante il pagamento. Inoltre, il pagamento in contanti è possibile solo fino a un massimo di 5000 euro.

La seconda opzione per pagare un’auto è l’assegno. In questo caso non ci sono limiti di importo, ma il venditore difficilmente lo accetterà perché un assegno può essere facilmente falsificato e, tra l’altro, potrebbe anche essere scoperto. Cioè i soldi in banca non ci sono. Per questo, da parecchio tempo ormai, le auto si pagano con assegni circolari.

Questi assegni vengono prodotti dalle banche in seguito ad un versamento di denaro e riportano il nome del destinatario. In pratica quando consegni un assegno circolare a qualcuno, in teoria questa persona ha la garanzia che i soldi ci sono e che aspettano solo lui. Ma siccome i falsari sono diventati molto bravi anche a produrre assegni circolari, capita sempre più spesso che i venditori non accettino neanche quelli.

Terza opzione per pagare un’auto usata: il bonifico. Si tratta del metodo di pagamento più sicuro per tutti, perché è tracciato dalle banche quindi è facile dimostrare che l’auto è stata pagata e che i soldi sono stati ricevuti dal venditore. C’è solo un problema: i tempi. Anche facendo un bonifico online, infatti, passa almeno un giorno tra quando tu paghi l’auto e quando il venditore riceve i soldi. Se la tua e la sua banca sono diverse, poi, i giorni potrebbero diventare anche quattro o cinque.

Durante questo periodo tu potresti annullare il bonifico, impedendo a chi ti ha venduto l’auto di ricevere i soldi. Per questo motivo, se paghi l’auto usata con bonifico, puoi stare sicuro che il venditore te la consegnerà solo dopo qualche giorno, quando avrà la certezza che i soldi sono arrivati sul suo conto.

C’è poi l’opzione del “bonifico istantaneo”, l’ultima arrivata. Come dice il nome stesso si tratta di un bonifico con i soldi che arrivano subito sul conto del destinatario. Ha un costo leggermente superiore a quello del bonifico tradizionale (ma parliamo di due o tre euro al massimo) e un importo massimo che varia da una banca all’altra, sebbene il Consiglio Europeo dei Pagamenti abbia fissato una soglia di 100.000 euro.

Come pagare un’auto usata al concessionario?

Adesso che sai quali sono i metodi principali per pagare un’auto, ti puoi chiedere quale sia il migliore per pagare un’auto usata comprata da un concessionario. Scartiamo subito il contante: l’importo massimo non è molto elevato e non c’è tracciabilità. L’assegno circolare è un’opzione valida, specialmente se il concessionario è della tua città e ha modo di verificare in banca se l’assegno è valido e non è falso.

Il bonifico è ancora meglio, ma non potrai uscire dalla concessionaria a bordo della tua nuova auto usata (per andare a fare il passaggio di proprietà, sempre che non ci pensi il concessionario). Se hai la possibilità di fare un bonifico istantaneo, allora è probabilmente la scelta migliore.

Come pagare un’auto usata a un privato?

Se compri un’auto usata da un privato, specialmente se la compri online e l’auto si trova lontano da te, allora devi considerare una cosa importante: il venditore non ti conosce e non ha nemmeno modo di informarsi su di te. È suo diritto, quindi, essere molto cauto e persino un po’ diffidente: come lui potrebbe truffare te, infatti, anche tu potresti truffare lui.

Non è raro, quindi, che chi vende un’auto usata sia disposto a scendere un po’ col prezzo in cambio di metodi di pagamento che offrano maggiori garanzie. Escludendo anche in questo caso il pagamento in contanti, è assai probabile che un venditore privato rifiuti anche l’assegno circolare: per un privato è molto più difficile verificare la bontà di un assegno.

Il bonifico è quindi il metodo di pagamento ideale per acquistare un’auto usata da un privato: è tracciabile e tutela entrambi. Poi spetta a te decidere se effettuare un bonifico ordinario o uno istantaneo: cambiano solo i tempi. A meno che tu non debba recarti in una città diversa dalla tua per vedere ed eventualmente comprare l’auto: in questo caso, se vuoi concludere l’affare in un giorno solo e tornare a casa con l’auto nuova, l’unico metodo possibile (e sicuro per tutti e due) è proprio il bonifico istantaneo.

Come difendersi da truffe?

Alla luce di quanto ti abbiamo detto fino ad ora, dovresti aver già capito dove si può annidare una truffa in una compravendita di auto. Il compratore, a dire il vero, rischia soltanto una cosa: di non ricevere l’auto usata dopo averla pagata. Il venditore, infatti, potrebbe affermare di non aver mai ricevuto il bonifico che gli hai fatto o che l’assegno circolare che gli hai consegnato non sia valido.

A prescindere dal metodo che hai scelto per pagare l’auto usata che stai comprando, ti consigliamo anche di controllare bene lo stato dell’auto prima di pagarla. È ad esempio possibile fare una visura online al PRA inserendo la targa dell’auto e scoprire tutti i suoi precedenti proprietari e se l’auto è gravata da eventuali vincoli o gravami: pignoramenti, sequestri, fermi amministrativi o ipoteche.

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