Auto inglesi, come resistere?
Il fascino british che conquista tutti
Anche se i detrattori le definiscono “belle, ma con il volante dalla parte sbagliata” le auto inglesi meritano un posto importante nella storia dell’automobilismo mondiale. D’altronde, per rendersene conto, basta guardare il presente ed il passato di marchi del calibro di Land Rover, Jaguar, Mini, Lotus, McLaren e Bentley.
Cerca su Subito i modelli più rappresentativi.
Quando si parla di un’auto inglese non si può non pensare alla Mini Cooper, iconica compatta protagonista sulle strade di tutto il mondo dal 1959 al 2000. Il marchio Mini è stato poi rilevato e rilanciato da BMW e la Cooper ha guadagnato i centimetri e la tecnologia necessari per essere competitiva anche sul mercato attuale.
Quando si parla di veicoli fuoristrada, Land Rover Defender è uno dei modelli che per primi ci vengono in mente, essendo protagonista nel mondo dell’off road fin dal 1948. Le sue forme squadrate, tipiche di un design capace di rimanere immune al passare degli anni, nell’ultima generazione sono state sostituite da tratti leggermente ammorbiditi ma decisamente più attuali.
Il vero salto generazionale, però, c’è stato all’interno, con la comparsa dei display del sistema multimediale a rimarcare un’impostazione tecnologica di primo livello. Infatti, oltre ai motori termici, Land Rover Defender viene proposta con diverse motorizzazione mild hybrid e plug in hybrid, oltre ad un pacchetto che include i più recenti dispositivi di ausilio alla guida, molti dei quali tarati in maniera specifica per l’off road.
Nel Regno Unito Aston Martin è sinonimo di lusso e prestazioni. La Aston Martin Vantage, disponibile sia in versione coupè sia cabrio, è la più piccola e la meno costosa fra le gran turismo in gamma, ma è anche la più sportiva.
Lo stile generale, con cofano motore molto lungo, tetto ad arco, piccoli finestrini e coda corta, è perfettamente allineato con gli altri modelli, mentre il motore è un V8 turbo 4.0 da 510 Cv di origine Mercedes.
Un altro nome storico tra le sportive d’Oltremanica è quello di Lotus, recentemente passata sotto l’ala del Gruppo cinese Geely che ha rilanciato le ambizioni del marchio dopo un lungo periodo di crisi. La Lotus Evora GT4 viene spinta dal motore V6 da 3.5 litri e grazie ad un peso di soli 1.200 chilogrammi nonostante le numerose dotazioni di sicurezza, vanta un invidiabile rapporto peso/potenza.
British Style nelle forme di un Suv. Range Rover Velar deve il suo successo alle linee eleganti che tratteggiano un Suv moderno e spazioso. Un design che rappresenta, per certi versi, una netta evoluzione rispetto al look squadrato che il marchio inglese proposto per quasi mezzo secolo, arricchito con una dotazione hi-tech ancora decisamente all’avanguardia.
Parlando di Suv, non poteva mancare la Mini Countryman, ormai la best seller del marchio inglese. Versatile, non spaziosissima ma certamente divertente da guidare, Mini Countryman viene proposta con potenti propulsori a quattro cilindri benzina e diesel, tutti sovralimentati.
Disponibile in versione standard o nella più filante versione “Sport”, Range Rover ha più o meno lo stesso look degli anni ’70, quando inaugurò il segmento delle fuoristrada di lusso.
Bentley è da sempre sinonimo di lusso e prestazioni. La Continental GT, imponente berlina che presenta un elegante abitacolo rivestito di pelli con impunture a vista, vero metallo e legno pregiato, non fa eccezioni.
Jaguar F-Type Convertible è la versione a cielo aperto della filante coupè proposta in diversi step di potenza: si parte dal quattro cilindri 2.000 cmc da 300 Cv e 400 Nm, salendo troviamo il V6 Supercharged da 380 Cv e 460 Nm e i V8 Supercharged da 450 Cv e 580 Nm o 575 Cv e 700 Nm, tutti abbinati al cambio automatico 8 marce.
La McLaren 720S è la più performante supercar firmata dalla casa inglese. Il motore della McLaren 720S è un 4.0 V8 bi-turbo da 720 CV di potenza e 770 Nm di coppia massima in grado di garantire prestazioni al top: 341 km/h di velocità massima, 2,9 secondi per coprire l’accelerazione 0-100 km/h e 7,8 secondi per l’accelerazione 0-200 km/h.
Foto di Devon Janse van Rensburg su Unsplash