uomo che guida con mano su volante visto da dietro
Motori

Come leggere il libretto auto: la guida definitiva

Scopri come leggere il tuo libretto di circolazione

Il Libretto di Circolazione, detto anche Carta di Circolazione, è uno dei più importanti documenti riguardanti la propria automobile, poiché racchiude i dati “anagrafici” della vettura, oltre alle generalità del proprietario del veicolo. Al tempo stesso si tratta di un documento non di facilissima lettura, se hai bisogno di chiarimenti, in questa guida ti aiuteremo a risolvere i tuoi dubbi.

Il libretto di circolazione

Per orientarsi nel libretto di circolazione bisogna capire innanzitutto di che cosa si tratta. Si parla di un documento composto da un unico foglio stampato sulle due facce e suddiviso in quattro quadranti per lato. Il retro del libretto di circolazione è la parte più facile da analizzare dato che i quattro quadranti qui presenti sono riservati alla legenda, o per così dire alla spiegazione dettagliata di tutte le sigle voci presenti, all’applicazione dei bollini relativi al superamento della revisione periodica del mezzo e alle annotazioni inerenti gli eventuali passaggi di proprietà.

In caso di perdita o furto del documento si devono seguire alcuni fondamentali passaggi: innanzitutto si deve fare la denuncia agli organi di polizia per ottenere un duplicato del documento entro 48 ore dallo smarrimento libretto di circolazione.

Al momento della denuncia l’organo di Polizia verifica se il documento è duplicabile direttamente senza richieste ulteriori da parte dell’utente oppure se il duplicato del libretto di circolazione dovrà essere richiesto dall’interessato ad un Ufficio motorizzazione civile. In ogni caso viene rilasciato un permesso provvisorio fondamentale per circolare con il proprio veicolo.

Se al momento della denuncia si verifica la possibilità di duplicare il libretto di circolazione l’organo di polizia inoltra la richiesta di duplicato al Ministero e rilascia un permesso provvisorio di circolazione del veicolo. Successivamente il nuovo documento viene inviato all’indirizzo di residenza dell’intestatario: il costo è da pagare direttamente al postino che effettua la consegna.

Guida al libretto di circolazione

Sulla prima pagina si trovano varie sigle e codici sistemati in un ordine stabilito dalla legge, e che potrebbero comportare qualche grattacapo. Il primo quadrante è quello dedicato ai dati “anagrafici” dell’auto, in cui nella parte più in alto, accanto al simbolo della Comunità Europea, è indicato lo Stato che ha emesso il libretto di circolazione.

In questo dovremmo trovare la dicitura “Repubblica Italiana, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Dipartimento per i trasporti terrestri”. Appena sotto a questa voce viene indicato il numero del libretto di circolazione, mentre i due spazi sottostanti sono riservati a un codice alfanumerico, nello specifico lo spazio a sinistra, che identifica la registrazione alla Motorizzazione Civile, mentre lo spazio a destra è quello riservato al numero di targa del veicolo preceduto dal simbolo “A”. Se quindi, guardando il libretto di circolazione, ci si chiede dov’è la targa, sarà sufficiente consultare lo spazio del primo quadrante della facciata frontale del documento.

Lettura dei simboli, primo quadrante

  • Nel primo quadrante sono presenti anche altri numeri e sigle. La data della prima immatricolazione è indicata con la lettera “B”, mentre le sigle “C 2.1”, “C 2.2” e “C 2.3” sono riservate ai dati che riguardano il proprietario del veicolo qualora questo sia anche l’intestatario del libretto di circolazione auto, mentre qualora i due soggetti siano differenti il cognome, il nome e l’indirizzo sono indicati con i codici “C.1.1”, “C.1.2”, “C.1.3”. Il codice “C.4” indica se l’intestatario del libretto è anche il proprietario della vettura.

Secondo quadrante

Altre sigle importanti

  • La lettera “I”, che indica la data di immatricolazione dell’auto;
  • la lettera “J” , che indica la categoria del veicolo, mentre “J.1” indica la destinazione d’uso e “J.2” riguarda invece il tipo di carrozzeria;
  • la lettera “K” indica il numero di omologazione del tipo, ossia del modello generale;
  • la lettera “L” indica il numero di assi;
  • la lettera “M” indica il passo dell’auto
  • la lettera “P” riguarda i dati del motore: “P.1” indica la cilindrata, “P.2”, che esprime la potenza massima in kilowatt. “P.3” è il tipo di alimentazione, “P.4”, anche se non sempre presente, indica il regime di rotazione e infine, ““P.5” riporta il numero di identificazione del motore;
  • la lettera “Q” viene usata solo per i motocicli e indica il rapporto esistente tra potenza e massa;
  • la lettera “R” è dedicata al colore della carrozzeria;
  • la lettera “S.1” riporta il numero di posti a sedere, conducente compreso, “S.2” è usato per gli autobus e indica il numero di posti in piedi.
  • la lettera “U” è dedicata alle emissioni: “U.1” è il livello espresso in decibel a veicolo fermo; “U.2” è il regime di rotazione del motore rispetto a cui viene misurato il valore di “U.1”, “U.3” è il rumore del veicolo in movimento;
  • la lettera “V” è dedicata alle emissioni dei gas di scarico: “V.3” per gli ossidi di azoto, “V.5” per il particolato nei motori diesel, “V.7” per il CO2
    “V.8” riporta il consumo medio di carburante nei test su ciclo misto o combinato espresso in litri per 100 Km, “V.9” viene indicata la classe ambientale di omologazione CE come Euro 6, Euro 5, Euro 4 e, sempre in questo quadrante, viene riportata la direttiva europea che regola la suddetta omologazione, ad esempio 2003/76/CE-8 indica un veicolo Euro 4 con dispositivo antiparticolato.

Terzo e quarto quadrante

Il terzo e il quarto quadrante del libretto di circolazione non hanno delle sigle da dover essere interpretate, ma ci sono altre importanti informazioni. Infatti in questi due quadranti sono introdotte delle informazioni in più quali le dimensioni dell’auto, le misure permesse degli pneumatici, il rapporto potenza/tara, la classe di omologazione ambientale, i dati inerenti il consumo e la massa a vuoto senza conducente, liquidi e ruota di scorta.
Foto di why kei su Unsplash

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