Immagini di auto al buio con i retronebbia accesi
Motori

Retronebbia: quando e come usarli

Tutto quello che devi sapere per evitare comportamenti errati

Imprescindibili d’inverno quando la visibilità è può essere compromessa seriamente dalla nebbia, il retronebbia deve far parte per legge della dotazione di serie delle auto ormai da più di qualche anno. Così nel momento in cui si fatica a vedere davanti a sé, l’accensione a catena del retronebbia nei veicoli che occupano la strada può evitare eventi spiacevoli.

Cosa sono e come funzionano i retronebbia?

La luce posteriore per nebbia, meglio conosciuta come retronebbia, che può essere singola o doppia mentre è in ogni caso di colore rosso, assolve al compito di accrescere la visibilità dell’auto ai mezzi che sopraggiungono in particolari condizioni atmosferiche. Quando il faro retronebbia è singolo, questo può essere posizionato indifferentemente a destra, a sinistra o al centro del paraurti.

I fari retronebbia possono essere accesi solamente in combinazione con gli anabbaglianti, e sono molto importanti per garantire la sicurezza stradale. La loro presenza è obbligatoria per la legge italiana e per le legislazioni di molti stati europei, mentre si tratta di una dotazione accessoria in altre zone del mondo, come ad esempio in Nord America in cui la loro diffusione è piuttosto rara.

Anche le vetture dall’indole sportiva devono quindi sottostare agli obblighi legislativi e avere i retronebbia.

Come si attivano i retronebbia?

È importante sapere che l’accensione dei retronebbia è vincolata a quella degli anabbaglianti, per cui non possono essere utilizzati quando la vettura ha gli anabbaglianti spenti.

Tra i comandi delle vetture è presente, ovviamente, anche quello deputato alla gestione dei retronebbia, essendo un equipaggiamento obbligatorio per il Codice italiano. Nel caso in cui la vettura non fosse dotata di fari fendinebbia anteriori l’individuazione del pulsante per i retronebbia è piuttosto immediata, mentre può sorgere qualche dubbio in caso contrario.

La differenza più evidente tra i tasti di retronebbia e fendinebbia sta nella diversa angolazione delle tre linee alla destra del faro stilizzato: nel primo caso esse sono orizzontali, nel secondo leggermente inclinate verso il basso. Inoltre i simboli presenti nel pulsante per i retronebbia (a sinistra) e per i fendinebbia (a destra) hanno posizioni invertite, con l’ovale che è posto, nel primo caso, a sinistra anziché a destra.

Un valido ausilio per capire in modo immediato e senza scendere dall’auto se si è premuto il tasto corretto arriva dal quadro strumenti: se la spia è di colore giallo allora sono stati attivati i retronebbia, qualora invece fosse verde allora sono stati accesi i fari fendinebbia anteriori.

Quando bisogna utilizzare i retronebbia?

I retronebbia vanno utilizzati solamente in caso di forte nebbia, piogge intense o di fitte nevicate. Negli altri contesti possono compromettere la sicurezza altrui dal momento che la luce prodotta dai retronebbia è parecchio intensa e può infastidire chi sopraggiunge, dando vita a situazioni di pericolo che talvolta possono sfociare in incidenti.

La legge non stabilisce obblighi in merito all’utilizzo dei retronebbia, per cui il principio di cui l’automobilista deve tenere conto per scegliere se impiegarli o meno è che la loro utilità è quella di farsi scorgere in lontananza dalle altre automobili in condizioni di visibilità scarsa.

Molto spesso d’inverno capita di imbattersi in una vettura con i retronebbia accesi in condizioni in cui non sarebbero necessari come nel caso di una leggera foschia, e ciò appare da subito parecchio fastidioso. Diverse persone infatti non sono bene informati sul corretto uso dei fari retronebbia, finendo per abusarne e per costituire, magari inconsapevolmente, un pericolo potenzialmente serio per la circolazione stradale.

I retronebbia quindi da dispositivo che accresce la sicurezza stradale possono mutare rapidamente in un dispositivo che, al contrario, la compromette. Per evitare situazioni di pericolo, è importante attenersi alle indicazioni del Codice della Strada, che ne prescrive l’uso in caso di pioggia o foschia intense, di fitta nevicata o, più genericamente, di visibilità inferiore ai 50 metri. In queste occasioni, oltre che accendere i retronebbia, è consigliato inoltre ridurre la velocità sotto i 50 km/h, accrescere la distanza di sicurezza dal veicolo che prevede e spegnere prontamente i fendinebbia posteriori quando dietro sopraggiunge un altro veicolo.

In più, quando gli anabbaglianti non riescono a garantire una visibilità adeguata a causa della nebbia o di una pioggia intensa allora sarebbe meglio accendere, oltre che i fari fendinebbia anteriori, anche i retronebbia posteriori.

Peraltro, specie sui veicoli con due retronebbia al posteriore, a causa della luce particolarmente intensa che sprigionano, la quale può anche danneggiare il bulbo oculare, potrebbero essere interpretati da chi segue come un avviso di frenata, con conseguenze immaginabili per le vetture che seguono.

In definitiva, in città non è quasi mai necessario attivarli.

Cosa dice la legge sull’utilizzo dei retronebbia?

Anzitutto la legge italiana, come quella della maggior parte dei Paesi europei, obbliga i costruttori a dotare i veicoli di luci retronebbia, per cui in Italia non può essere acquistato un veicolo privo di retronebbia né questi possono essere proposti come dotazione a pagamento. Se la loro presenza è intuitivamente scontata su veicoli votati all’avventura come i fuoristrada, deve esserlo anche per vetture a vocazione cittadina o sportiva.

Il Codice della Strada non prevede degli obblighi per quanto riguarda l’accensione dei retronebbia, quindi ne demanda la gestione alla capacità di valutazione dei conducenti. Come visto sopra, utilizzarli nel modo corretto è essenziale per circolare in sicurezza, dal momento che la luce rossa da loro emessa è particolarmente intensa e può causare delle situazioni di pericolo.

Quindi, più che rispettare delle prescrizioni di legge che non esistono e non possono esistere, bisogna imparare a riconoscere le condizioni adatte al loro utilizzo. Nei frangenti in cui si ha a che fare con il dubbio se è meglio accenderli o meno, consigliamo di valutare se si riescono a vedere le luci di posizione dei veicoli che precedono. Se sì, è meglio tenere spenti i retronebbia della propria vettura.

Quali sono le sanzioni in caso di non utilizzo dei retronebbia?

Esiste solamente una norma che può essere applicata dai tutori dell’ordine al caso dei retronebbia, ed è quella che punisce coloro che utilizzassero in modo sconsiderato le luci posteriori: la sanzione è compresa nel range tra gli 84 ed i 335 euro, a seconda della gravità della condotta illecita.

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