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Scegli la tua tastiera

L'arma segreta di ogni gamer

Per i gamer la tastiera è un elemento fondamentale per rendere l’esperienza completa e gratificante e per godere al massimo delle sessioni di gioco.

Proviamo a esaminare le diverse keyboard e le caratteristiche utili per chi vuole sceglierne una.

Tastiera a membrana o meccanica

Generalmente, la tastiera a membrana è quella che viene scelta maggiormente negli uffici per diverse ragioni. La più importante è probabilmente il costo, nettamente inferiore a quello della meccanica.
L’altro motivo è che è silenziosa, poiché il tasto è seduto su una cupola di gomma che, quando viene premuta, attiva un circuito che comunica l’effettiva pressione sul tasto: di conseguenza per attivare il tasto, bisogna premere fino in fondo.
Le tastiere a membrana sono definite tastiere “moderne” per la silenziosità e la facilità che si ha nel premere i tasti.

La tastiera meccanica invece ricorda un po’ la sensazione della vecchia macchina da scrivere, in cui il tasto è più o meno sensibile ed emette un feedback sonoro più o meno forte.
I  vantaggi della scelta della tastiera meccanica sono molteplici: le prestazioni sono decisamente più elevate perché per dare l’input non serve premere il tasto fino in fondo (dipende dagli switch), dato che il meccanismo se ne accorge prima e manda il segnale che il tasto è stato premuto.
Questo permette di stancare molto meno le mani in sessioni lunghe, sprecando meno energia.

Per le tastiere meccaniche, la scelta dei modelli è molto più ampia, per via delle diverse tipologie di switch selezionabili a seconda dell’ indice di gradimento. La personalizzazione, inoltre, è quasi assoluta dal momento che si possono cambiare anche tutti i tasti e gli switch.

Infine la durabilità è di gran lunga maggiore in queste keyboard che sono costruite per resistere a milioni di pressioni.

Dai tasti illuminati alle combinazioni di tasti

Da qui in avanti prenderemo in analisi solo le tastiere meccaniche che offrono diverse caratteristiche tra cui possiamo scegliere: retroilluminazione (in vari colori o anche RGB), porte USB o audio integrati, tasti per le macro, la connessione wireless.

Per quanto riguarda le dimensioni, ci sono tre tipi di tastiere: quella compact, senza tasti di navigazione, né numpad; quella tenkeyless, con tasti di navigazione, ma senza numpad; infine quella standard, che contiene sia i tasti di navigazione sia il numpad.

Ovviamente la compact è la più corta in termini di lunghezza, mentre la standard è quella più lunga delle tre.
Il layout più utilizzato in Europa è il layout ISO, con il classico tasto invio a forma di 7, ma esistono anche tastiere che utilizzano il layout americano ANSI.
Ultima caratteristica da prendere in considerazione sono gli input. Generalmente ormai le tastiere sono prevalentemente a input USB, ovvero le colleghiamo tramite cavo USB, che è l’interfaccia ormai più popolare, e questo le rende più facilmente interscambiabili. Tuttavia esiste anche la connessione PS/2, che è quella più “antica”, con cavo avente un’uscita circolare e dei dentini.
Questo tipo di uscita è più fragile e tende a rovinarsi più facilmente, però non grava sulla CPU e non dovrebbe avere mai problemi di connessione, mentre il cavo USB a volte può dare problemi con il BIOS all’avvio o con la riattivazione quando va in standby il pc, anche se generalmente non succede.

Switch: cosa sono e quali sono

Lo switch è essenzialmente il tasto, l’interruttore, che noi premiamo e che genera un input al sistema operativo. Per questo la tastiera perfetta per noi è quella che ci permette di non affaticarci e di rendere le nostre ore di gioco molto più comode. Oggi analizzeremo gli interruttori più comuni, ovvero i Cherry MX, i quali hanno una corsa totale (o profondità) di 4mm, ma registrano l’input intorno ai 2mm.

Esistono 4 tipi di Cherry MX:
– Blu
– Marroni
– Neri
– Rossi

I primi due sono detti “tattili”, gli ultimi due sono detti “lineari”.
Gli switch a feedback tattile generano una sensazione al tatto, al momento in cui vengono attivati (2mm), come se ci fosse un gradino, che è appunto l’input. A questo si aggiunge un feedback sonoro, che a volte può essere fastidioso per alcuni, perché abbastanza pronunciato.
Lo svantaggio degli switch tattili è che a volte possono essere premuti inavvertitamente perché molto sensibili. Gli interruttori lineari invece non generano la sensazione del gradino, e sono meno rumorosi, di contro però sono leggermente più duri e succede che a volte li premiamo fino a fine corsa per mancanza del feedback tattile, rendendo più faticosa l’azione.

In conclusione quale scegliere?

Come spesso accade, nonostante la durabilità delle tastiere meccaniche sia chiaramente maggiore, è questione di gusti e abitudini, pertanto non esiste una scelta più giusta, ma varia a seconda delle nostre esigenze e valutazioni personali.

 

Foto di Bryan Natanael su Unsplash

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